Le varietà di tè si distinguono in base alla zona di coltivazione, alla grandezza delle foglie e all’aspetto che assumono dopo la lavorazione. Le diverse varietà di tè, coltivate soprattutto in Cina, possono essere suddivise in sei categorie dalle specifiche peculiarità: tè neri (fermentati), tè verdi (non fermentati), tè Oolong (semifermentati), tè bianchi, tè aromatizzati.
Il tè nero ha un gusto forte e corposo, un colore rosso intenso, ed è suddivisibile nei due grandi gruppi dei tè neri cinesi e degli ‘altri’. Ogni varietà prende le caratteristiche dal luogo e dalla tecnica di conservazione, dal clima del posto, dal processo di lavorazione che prevede la fermentazione. In cosa consiste? Le foglie di tè vengono fatte appassire alla temperatura di 20-25° per un tempo compreso tra le 8 e le 24 ore, e poi fatte essiccare ad 80-100° per 30 minuti. L’azione del tè nero è di tipo tonico.
Il tè verde arriva dalla stessa pianta ma non subisce alcun tipo di fermentazione. Per questo motivo non si forma nessuna sostanza nervina e il suo sapore è ancora più amaro di quello del tè nero. Comprende numerose varietà ed è noto per la sua qualità. Viene coltivato nelle zone di montagna e grazie al suo basso contenuto di teina rispetto al tè nero, dà vita ad una bevanda stimolante ma non eccitante. La sua azione è rivolta al rafforzamento del sistema immunitario, all’abbassamento della pressione sanguigna, al controllo del livello di colesterolo nel sangue.
Il tè Oolong ha un aroma forte e un gusto pieno. Subisce una parziale fermentazione a cui segue l’essiccazione, che le conferisce un colore intermedio fra il nero e il verde. Rappresenta il gruppo più ampio e diffuso di tè semifermentati e in Cina viene usato come rimedio casalingo per aiutare la digestione, regolare l’intestino e depurare l’organismo.
Il tè bianco è una varietà di tè molto pregiata che prende il nome dalla peluria bianca presente sulle gemme. Viene prodotto soltanto in Cina e subisce un processo di lavorazione molto semplice che passa attraverso la pulitura delle foglie, l’avvizzimento e l’essiccazione. In questo modo si conservano l’aroma e le sostanze che sono presenti al naturale, e la bevanda che ne deriva ha un gusto speziato.
Il tè aromatizzato si ottiene miscelando quantità di tè neri o verdi con fiori dal profumo delicato oppure con frutta. In quest’ultimo caso si camuffa il caratteristico sapore del tè, che risulta falsato e viene influenzato molto dagli aromi aggiunti. Diffusi i tè aromatizzati alla rosa con l’aggiunta di petali che rendono il sapore della bevanda poco deciso; al gelsomino che gli conferisce un gusto molto delicato e un gradevole profumo; l’earl grey che ha una base di tèneri cinesi con l’aggiunta di olio essenziale di bergamotto che gli garantisce il gusto classico per cui è famoso in tutto il mondo.
Per ogni varietà sul mercato si trovano prodotti diversi, come spiegato in questa guida, e quindi la scelta in fase di acquisto deve essere fatta con attenzione.