La frutta fresca rappresenta l’alimento sano per eccellenza, quello che fa bene sempre e comunque, e che non deve mai mancare nell’alimentazione quotidiana. In estate diviene ancora più importante, perché aiuta a mantenersi leggeri, freschi e a reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione, per cui viene consumata in piena tranquillità, laddove per una volta l’abbondanza non è percepita come dannosa.
In realtà l’apporto calorico della frutta non è sempre ridotto e occorre tener presente che un calcolo esatto è difficile, perché le varietà sono numerose e altrettanti sono quindi i corrispondenti valori nutrizionali.
Certo, tendenzialmente la frutta non contiene moltissime calorie, però riposarsi sugli allori dell’immaginazione e del sentito dire può giocare brutti scherzi: le donne in gravidanza, ad esempio, che ricevono indicazione di moderarsi nel mangiare e di preferire la frutta ad altro, corrono il rischio di mancare il bersaglio buttandosi avidamente sulla frutta per compensare il resto, perché magari scelgono proprio quella con maggiore apporto calorico.
Un parametro da tenere presente è che la maturazione incide sul numero di calorie, per cui la frutta matura ne ha più della acerba: se vi piacciono le pesche mature, sappiate che quelle più dure ingrassano di meno…
Vediamo in una semplice tabella le calorie di alcuni tipi di frutta, per imparare ad orientarci.
La frutta invernale
Mela: 45 calorie (per 100 gr)
Pera: 41 calorie
Banana: 63 calorie
Mandarino: 64 calorie
Arancia: 33 calorie
Banana: 68 calorie
La frutta estiva (per 100 gr)
Fragole: 31 calorie
Ciliegie: 40 calorie
Albicocche: 30 calorie
Pesche: 28 calorie
Uva: 62 calorie
Anguria: 15 calorie
Melone: 39 calorie
Nespole: 31 calorie
La frutta che si trova sempre
Kiwi: 47 calorie
Ananas: 42 calorie
Datteri: 305 calorie
Il panorama è decisamente incoraggiante, nel senso che se posso mangiare liberamente 100 gr di ciliegie e accumulare solo 40 calorie, decisamente ci guadagno. Mi converrà allora portare le ciliegie come spuntino durante il lavoro, così da evitare la pizza (300 gr per un pezzo bianca, quella del fornaio per intenderci) o le porcherie della macchinetta.
Ma se mangio la frutta a colazione, merenda, pranzo e cena, l’abitudine è senz’altro buona in termini di salute, per via delle vitamine, dei sali minerali e di tutte le proprietà benefiche dei vari frutti, ma in termini calorici si deve prestare un po’ di attenzione, perché si raggiungono livelli non preoccupanti ma comunque da tenere in considerazione.
Non è difficile calcolare l’apporto calorico di 1 mela a colazione, 1 kiwi per merenda, una vaschetta di ananas da 200 gr dopo pranzo e 100 gr di fragole dopo cena. L’importante è integrarle nel proprio regime alimentare.