Grazie a questa breve guida diventerete esperti nella lettura delle isoipse su una carta geografica. Saper leggere le isoipse può darvi indicazioni utili sulla orografia del territorio che state analizzando o nel quale vi trovate, in quanto vi indica la presenza di colline, montagne, valli e rilievi in genere.
Le isoipse sono particolari curve che trovate in molte carte geografiche e che collegano punti aventi la stessa quota, cioè la stessa altezza rispetto al livello del mare. Prendete una carta geografica: noterete che ci sono tante linee curve l’una dentro l’altra con un numero. Questo numero indica l’altezza sul livello del mare di quella linea. Nella figura in basso potete osservare un esempio di isoipse e, al di sopra di esso, il rilievo corrispondente in 3D.
Generalmente nella carte geografiche non sono indicate tutte le quote, ma solo quelle della isoipsa principale. Per ricavare le quote delle isoipse secondarie procedete in questa maniera. Osservate le curve nel loro insieme: formano una valle o formano un rilievo? Focalizzandovi sull’esempio riportato potete osservare che, a sinistra, avete un punto con la scritta “470”. Intorno a questo punto avete delle curve concentriche.
Potete osservare facilmente che i numeri decrescono, per cui avrete un rilievo. Questo rilievo parte da quota 470 e scende fino all’ultima isoipsa, che reca la quota 100. Se non sono indicati numeri su alcune isoipse, basta osservare le quote delle due isoipse che la contengono. Ad esempio, se abbiamo le quote 300 e 100, risulta evidente che la nostra isoipsa avrà una quota intermedia tra questi due valori. Tenete infine presente che, se le isoipse sono molto ravvicinate, allora il rilievo sarà molto ripido. In caso contrario (cioè se le isoipse sono molto distanziate) il rilievo scenderà a valle molto dolcemente.