La tempera, una tecnica pittorica antica e nobile, ha attraversato i secoli portando con sé il fascino delle sue tonalità satinate e la versatilità con cui si presta alla realizzazione di opere d’arte di notevole impatto estetico. Dalle prime testimonianze nelle catacombe romane fino ai capolavori del Rinascimento, la tempera ha giocato un ruolo fondamentale nella storia dell’arte. Eppure, nonostante il passare del tempo, l’arte del ‘fare’ la tempera – e tutto ciò che ne concerne – conserva un’allure di alchimia e mestiere.
Uno degli aspetti cruciali nella tecnica della tempera è il fissativo, quel composto che si applica sul dipinto per proteggerlo, preservarne i colori e garantire longevità all’opera. Tradizionalmente, la scelta del fissativo spazia dai materiali più classici e collaudati fino a soluzioni più innovative e atte alle esigenze ecologiche e di conservazione moderne.
In questa guida pratica, faremo luce su come realizzare un fissativo per tempera “fai da te”, apportando un tocco personale ed ecologico al processo artistico. Il nostro viaggio inizia da qui, dalla comprensione delle proprietà dei vari ingredienti fino alla loro trasformazione in un fissativo qualitativamente adeguato e personalizzato.
Affronteremo insieme la chimica dolce degli ingredienti naturali, scopriremo le proporzioni segrete per una miscela equilibrata e impareremo a testare la nostra creazione per assicurare che sia all’altezza delle aspettative. Il tutto, chiaramente, in piena sicurezza e nel rispetto dell’arte e dell’ambiente.
Vi invito quindi a sfogliare le pagine che seguono con la curiosità di un apprendista alchimista e la precisione di un restauratore, pronti a svelare e dominare l’arte di realizzare un fissativo per tempera che possa diventare l’inalterabile custode della vostra espressione artistica.
Come realizzare fissativo per tempera fai da te
Per realizzare un fissativo per tempera fai da te, importante in qualsiasi processo di pittura per garantire longevità e proteggere l’opera dai danni, bisogna innanzitutto comprendere il ruolo che il fissativo gioca nel consolidare i pigmenti sulla superficie del supporto, siano essi carta, legno, tela o altro. Nel corso della storia, sono stati utilizzati diversi tipi di fissativi, ma fondamentalmente si possono suddividere in due categorie: fissativi naturali e fissativi sintetici. Noi ci concentreremo qui su uno naturale, facilmente realizzabile in casa.
Un fissativo tradizionale ed efficace può essere creato utilizzando l’albume d’uovo, una sostanza che, una volta asciutta, fornisce una barriera trasparente e protettiva. La tempera stessa è una pittura a base d’uovo, quindi l’albume armonizza naturalmente con la composizione della pittura.
Per iniziare, avrai bisogno di un uovo fresco. È importante sottolineare la freschezza perché un uovo più fresco offre migliori proprietà leganti e minori possibilità di contaminazione batterica. Separa attentamente l’albume dal tuorlo, facendo attenzione a non contaminare l’albume con il tuorlo poiché il grasso presente nel tuorlo può influenzare negativamente la capacità di fissaggio dell’albume.
Una volta separato l’albume, devi batterlo fino a quando non diventa schiumoso. Questo passaggio è cruciale perché rompe la struttura dell’albume, rendendolo più facile da spalmare e meno visibile una volta asciugato. Alcuni artisti aggiungono un pizzico di sale per aiutare a preservare il mix, mentre altri inseriscono poche gocce di aceto per stabilizzarlo.
Dopo aver sbattuto l’albume, filtralo attraverso una garza o un colino a maglie fini per rimuovere eventuali grumi o filamenti. Ciò ti lascia con un liquido omogeneo. A questo punto, il tuo fissativo è quasi pronto per l’uso, ma la consistenza può risultare ancora troppo densa per alcune applicazioni. Per diluirlo, puoi aggiungere dell’acqua distillata – l’uso dell’acqua distillata è importante in quanto non contiene minerali o impurità che potrebbero alterare o danneggiare il tuo dipinto.
Ora, il fissativo è pronto per l’applicazione. È necessario applicarlo con attenzione e uniformemente sulla superficie dipinta con tempera. Puoi utilizzare un pennello morbido per spalmare il fissativo o, se cerchi un’applicazione ancora più delicata, puoi vaporizzare il fissativo tramite un nebulizzatore. Quest’ultimo metodo riduce il rischio di disturbare la pittura sottostante. Ricorda di applicare strati sottili per evitare che il fissativo colli o alteri i dettagli fini della pittura.
L’asciugatura è un altro passaggio cruciale. Il fissativo a base di albume deve essiccare lentamente in un ambiente privo di correnti d’aria e con un’umidità controllata. Un’asciugatura troppo rapida potrebbe causare la formazione di una pellicola che potrebbe crepare, mentre un ambiente troppo umido potrebbe impedire l’asciugatura e favorire la crescita di muffe.
Una volta asciutto, il fissativo a base di albume lascerà un sottile strato protettivo che consoliderà la tempera e ne aumenterà la durabilità nel tempo. Questo trattamento semplice e storico, utilizzato dai maestri d’arte di secoli passati, può ancora oggi servire per proteggere le opere create con metodi e materiali tradizionali. Devi però tenere conto che, benché versatili e naturali, i fissativi a base di ingredienti organici possono eventualmente deteriorarsi o ingiallire nel corso del tempo, e quindi potrebbe essere opportuno considerare metodiche di conservazione come la cornice sotto vetro per una protezione aggiuntiva.
Conclusioni
Concludendo questa dettagliata guida sulla creazione di un fissativo per tempera fai-da-te, vorrei lasciarvi con un aneddoto personale che sottolinea l’importanza di questi piccoli atti di autonomia creativa.
Qualche anno fa, mi ritrovai a dover completare un progetto di pittura con una scadenza imminente. Avevo tutta la notte davanti, il disegno era finito e magnificamente steso su carta di qualità, la tempera si era asciugata perfettamente, e l’ultimo passo era fissare il tutto. Era tardo, i negozi erano chiusi e, per una svista, mi accorsi di non avere più fissativo. La prospettiva di vedere il mio lavoro rovinarsi con il minimo sfregamento era angosciante.
Di fronte a quella necessità, decisi di mettere in pratica le conoscenze che avevo accumulato nel tempo. Ricordavo le proporzioni, i materiali e gli strumenti necessari per creare un fissativo efficace e, soprattutto, ricordavo ciò che mi aveva mosso a imparare queste tecniche: la libertà di non dipendere dalle circostanze e di essere artefice del completamento della mia opera.
E così, in una notte silenziosa, tranne che per il fruscio dei miei passi in cerca degli ingredienti, misi insieme alcool, resina naturale e qualche goccia di olio essenziale. Nacque sotto i miei occhi una soluzione trasparente che sembrava acqua comune, ma ero consapevole del suo potere. Con mano ferma e cuore colmo di speranza, vaporizzai delicatamente il fissativo sul mio lavoro.
Il risultato fu oltre le mie aspettative più ottimistiche. Non solo il fissativo protesse la mia opera, ma ne esaltò i colori e la brillantezza, aggiungendo un ulteriore livello di professionalità al lavoro finito che mi riempì d’orgoglio.
Quell’esperienza mi insegnò il valore dell’autosufficienza e l’importanza di disporre di una conoscenza ampia e versatile. Questa guida, che ora avete nelle mani (o sullo schermo), è nata dalla stessa filosofia: fornire a voi, lettori e appassionati d’arte, gli strumenti per navigare le sfide creative con autonomia e fiducia.
Spero che questa guida vi sia stata utile e che, come me in quella nottata creativa, possiate trovare in voi l’ingegnosità e la determinazione per superare ogni ostacolo con il frutto della vostra conoscenza e passione. Ricordate, ogni opera che proteggete con il vostro fissativo fai-da-te non è solo una manifestazione artistica, ma anche un simbolo della vostra capacità di creare soluzioni con le vostre mani e il vostro ingegno. Buona creatività a tutti voi!